RAZIONALE
L’applicazione di programmi di antimicrobial stewardship e l’adesione a protocolli condivisi di antibiotico-terapia empirica nonché mirata, come disposto dalle normative regionali e nazionali, costituiscono strumenti irrinunciabili per garantire un’ottimale gestione sanitaria a livello sia individuale che di comunità. In tal senso, la feconda interazione tra infettivologi e specialisti di altre discipline, sia nell’ambito di attività formative che al letto del paziente, è vitale per rispondere al meglio alle sfide del decennio in corso sul fronte delle malattie infettive.
Sono necessari dunque approcci nuovi per affrontare problemi già noti che la pandemia da nuovo coronavirus ha oscurato ma non certo cancellato: l’antibiotico- resistenza, la sepsi, le infezioni nosocomiali e quelle invasive in soggetti fragili rappresentano esempi da manuale.
21 DICEMBRE
