E’ in atto un importante cambio di paradigma nella cura del Diabete Mellito tipo 2 che risponde alla forte esigenza del Diabetologo di rivedere il proprio rapporto scientifico, clinico, emotivo e relazionale con l’innovazione terapeutica per garantire soluzioni che favoriscano il miglioramento dei processi decisionali a garanzia di un efficace controllo della malattia e delle sue complicanze e, soprattutto, a favore del benessere del paziente diabetico.
In questo scenario, il ruolo del diabetologo nella gestione del paziente diabetico appare ancora più strategico e non può risentire, come spesso accade, di tutta una serie di elementi, (terapeutici, burocratici relazionali ed emotivi) che condizionano il raggiungimento degli obiettivi terapeutici prefissati a scapito dell’innovazione. I dati disponibili e reali (dati ARNO e recenti Annali AMD) mostrano chiaramente che l’approccio terapeutico del diabetologo, e, nello specifico, l’impiego delle terapie innovative, è infatti condizionato da barriere che in alcuni casi sembrano senza soluzione. Un orientamento questo in netto contrasto con tutte le evidenze scientifiche che
identificano le nuove terapie farmacologiche per il diabete come terapie efficaci sicure, più fisiologiche, più semplici per il paziente e con importanti effetti extraglicemici (sicurezza cardiovascolare e renale in particolare). Scopo di questo progetto è consentire ad un pari gruppo di Diabetologi di confrontarsi per definire al meglio il fenotipo su cui massimizzare le opportunità che i farmaci innovativi garantiscono, ma soprattutto, identificare gli atteggiamenti e i processi decisionali anche emotivi che sottostanno all’evidente persistenza dell’inerzia terapeutica e
del mancato perseguimento degli obiettivi clinici appropriati. Per raggiungere tale scopo, verranno analizzati tutti gli snodi cruciali nella malattia diabetica, che sono: il fallimento della terapia con ipoglicemizzanti orali e l’inizio della terapia iniettiva con agonisti recettoriali del GLP1 o con insulina basale oppure la modalità di intensificazione della terapia insulinica basale con la combinazione fissa GLP1RAs- insulina basale o, ancora, l’inizio della terapia insulinica Basal- Bolus. Attualmente a fronte di una continua innovazione in ambito gestionale e terapeutico nel Diabete persiste un evidente ritardo nel “place the therapy”; questo progetto educazionale “BRIDGE 360 - Innovation in Diabetes” è volto a fornire al Diabetologo strumenti funzionali a favorire il ponte tra innovazione e pratica clinica.
* I due incontri del progetto formativo si terranno in videoconferenza a causa della recente emergenza COVID – 19, per garantire un adeguato livello di sicurezza dei partecipanti.
Pasqualina Memoli
F. Innelli
M. Orio
P. Paraggio
C. Martino
D. Oliva
F. Gioia
M. R. Pizzo
M. Cianciullo
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