Il ruolo del diabetologo nella gestione del paziente diabetico appare sempre più strategico e non può risentire, come spesso accade, di tutta una serie di elementi (terapeutici, burocratici relazionali ed emotivi) che condizionano il raggiungimento degli obiettivi terapeutici prefissati a scapito dell’innovazione. I dati disponibili e reali (dati ARNO e recenti Annali AMD) mostrano chiaramente che l’approccio terapeutico del diabetologo, e, nello specifico, l’impiego delle terapie innovative, è infatti condizionato da barriere che in alcuni casi sembrano senza soluzione. Un orientamento questo in netto contrasto con tutte le evidenze scientifiche che identificano le nuove terapie farmacologiche per il diabete come terapie efficaci sicure, più fisiologiche, più semplici per il paziente e con importanti effetti extraglicemici (sicurezza cardiovascolare e renale in particolare). Scopo del corso, attraverso l’analisi degli snodi principali nella malattia diabetica, è fornire ai discenti una opportunità di formazione e confronto per definire al meglio il fenotipo su cui massimizzare le opportunità che i farmaci innovativi garantiscono, ma soprattutto, identificare gli atteggiamenti e i processi decisionali anche emotivi che sottostanno all’evidente persistenza dell’inerzia terapeutica e del mancato perseguimento degli obiettivi clinici appropriati.
Dr Armando Antonio
Giammarco
3 ORE
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