CONFRONTO OSPEDALE TERRITORIO:LA GESTIONE DEL PAZIENTE ONCOLOGICO

Le neoplasie della mammella sono i tumori diagnosticati con maggior frequenza nelle donne e questo dato si registra in tutte le classi di età. Dalla fine degli anni novanta si osserva una continua tendenza alla diminuzione della mortalità per carcinoma mammario (-0,8%/anno), attribuibile a una maggiore diffusione dei programmi di diagnosi precoce (quindi all'anticipazione diagnostica) e anche ai progressi terapeutici. Il carcinoma mammario è una patologia estremamente eterogenea caratterizzata da decorsi clinici spesso diversi anche in presenza di caratteristiche cliniche e istopatologiche inizialmente simili. La terapia ormonale adiuvante riduce il rischio di recidiva e di morte nelle pazienti con neoplasia mammaria Luminale. Dopo una lunga stagione in cui Tamoxifene è stato l’unico trattamento utilizzato in questo setting nel primo decennio degli anni 2000 gli studi hanno dimostrato che gli Inibitori dell’Aromatasi riducono significativamente, rispetto a Tamoxifene, il rischio di recidiva, di morte per neoplasia e di mortalità globale. La terapia ormonale con inibitori dell’Aromatasi è dunque pratica consolidata per l’oncologo medico ma sicuramente esistono a tutt’oggi questioni aperte quali il problema dell’aderenza al trattamento, la gestione delle tossicità, la durata del trattamento e la chirurgia. Fatte salve queste premesse, il progetto nasce come momento di confronto e discussione tra oncologi, medici di medicina generale e altri specialisti dello stesso ambito territoriale dedicato alla valutazione collegiale delle esperienze accumulate nella gestione multidisciplinare delle pazienti oncologiche, non solo neoplasie della mammella, per migliorare il trattamento delle tossicità dei farmaci e quindi migliorare di conseguenza l’aderenza terapeutica.

Faculty

Katia Cannita
Responsabile Scientifico

Carlo D'Ugo

Davide Caschera

Armida D'Incecco

Durata

5 ore



BROCHURE
27 settembre 2024 27 settembre 2024
Blog Thumb
Iscriviti