EDUCARE PER PREVENIRE funghi, rischi e buone pratiche

EDUCARE PER PREVENIRE funghi, rischi e buone pratiche

IL Ministero della Salute ha riscontrato l’urgenza e la necessità di includere, nel programma di prevenzione, la necessaria sensibilizzazione dei medici operanti sul territorio, sul grave problema per la salute, determinato dall’ingestione di funghi non controllati, attraverso corsi di formazione dedicati.
Le intossicazioni che derivano dall’ingestione dei funghi rappresentano l’evento tossicologico tra i più pericolosi, investendo l’intera popolazione, senza distinzione d’età, con conseguenze drammatiche.
Ogni anno, infatti, si registrano numerosi accessi al Pronto Soccorso degli Ospedali per la comparsa di intense manifestazioni gastroenteriche che, nei peggiori dei casi, evolvono in decessi.
Peraltro, per le intossicazioni più pericolose i sintomi si manifestano con una latenza fino a 24 ore; di conseguenza il paziente spesso non riferisce al medico curante l’ingestione stessa, non percependo un nesso immediato.
La prima conseguenza è rappresentata dal grave ritardo nell’applicazione della terapia e condiziona in maniera irreparabile l’esito dell’intossicazione.
Infatti, per l’esperienza maturata dai Centri antiveleni ricadenti in alcune Regioni, si è potuto constatare che la prognosi è direttamente collegata al tempo di applicazione della decontaminazione e dell’iper-idratazione: maggiore è il ritardo, maggiore è il pericolo di un esito infausto.
Alla luce di quanto illustrato, si è ritenuto opportuna la realizzazione di una brochure informativa, presentata durante una giornata interamente dedicata alla prevenzione in tale ambito, favorendo un’informazione adeguata sia sulla problematica, sia sulla corretta impostazione diagnostico/terapeutica delle intossicazioni troppo spesso trattate in ritardo ed in maniera inadeguata.