GESTIONE INTEGRATA DELL’OBESITÀ 2.0: avanzamento del nuovo modello organizzativo

L’obesità è una malattia malattie endocrina, nutrizionale e metabolica. Essa è a tutti gli effetti una patologia multifattoriale perché dipende da variabili e cause differenti. L’Italia è il terzo paese dell’Unione Europea, dopo Germania e Francia, per numero di abitanti (59.227.000 - stima al 31 Gennaio 2021) e il ventitreesimo nel mondo. Il 10% della popolazione è affetto da obesità, il 40% da sovrappeso. Dati ancora più preoccupanti sono quelli che riguardano i minori di 18 anni: il 21% è in sovrappeso, il 9% è obeso.

Le proiezioni dell’OMS entro i prossimi dieci anni prevedono che circa il 70% della popolazione sarà soggetta ad obesità o sovrappeso. L’obesità si associa a “inflammaging” e insulino resistenza, che determinano complicanze che necessitano di un trattamento multi-fattoriale e multidisciplinare: le più comuni sono le malattie dell’apparato cardiovascolare, le apnee notturne del sonno, le problematiche muscolo-scheletriche determinate dal carico derivante dal peso corporeo, il diabete di tipo 2, la steatosi epatica ed alcuni tipi di cancro. Tali complicanze determinano un eccesso di mortalità rispetto alla popolazione non obesa: infatti il paziente con obesità ha una mortalità per cause cardiovascolari da 1,5 volte a 2,5 volte più alta rispetto al paziente non affetto dalla malattia. L’obesità, inoltre, può avere una profonda influenza sulla mortalità/morbosità in anestesia.

Per i medici anestesisti, i pazienti con obesità rappresentano una vera e propria sfida in quanto bisogna fare fronte alle comorbidità e alle considerazioni anestesiologiche, come la gestione delle vie aeree, i dosaggi dei farmaci, le difficoltà di accesso vascolare e la prevenzione intraoperatoria delle complicanze respiratorie e cardiache. Da quanto sopra descritto, ne deriva che tutte le volte che un paziente con sovrappeso/obesità e, quindi, portatore di infiammazione sistemica deve affrontare un intervento chirurgico (soggetti interessati al progetto) è esposto a un maggior rischio intra e peri- operatiorio, a una difficile gestione anstesiologica, nonchè a un peggior outcome post-operatiorio (insuccesso chirurgico, comparsa di complicanze) rispetto a un soggetto normopeso.

Molti interventi chirurgici in elezione, siano essi di chirurgia addominale, vascolare, cardio-chirurgia e soprattutto ortopedici vengono frequentemente procrastinati a causa del problema peso e viene indicato nel referto della visita chirurgica la necessità di calo ponderale prima di poter procedere all’intervento. Attualmente, però, non viene fornita un’indicazione ben strutturata per la perdita di peso ed il paziente viene genericamente inviato a uno specialista in nutrizione. Ne consegue che se non adeguatamente accompagnato verso un percorso di cura dell’obesità, la cui gestione è di base estremamente complessa e multidisciplinare, il paziente viene perso.

Questo rappresenta sicuramente un problema frustante non solo dal punto di vista del paziente ma anche per la struttura ospedaliera che non riesce a dare una risposta a questa particolare tipologia di utenza che numericamente non è affatto trascurabile Se non adeguatamente presi in carico, questi pazienti rischiano di non potersi operare con gravi ripercussioni sul loro stato di salute, senza contare che eseguire un intervento chirurgico senza opportuno dimagrimento pre-operatorio aumenta il rapporto costi/benefici del trattamento che si riflette inevitabilmente su una maggiore spesa sanitaria.

Faculty

Carmela Asteria

Daniele Andreini

Franco Baldo

Massimo Medda

Paolo Perazzo

Federico Valli

Michela Ravelli

Durata

3 ore



BROCHURE
03 ottobre 2024 12 dicembre 2024
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