IL PAZIENTE AD ELEVATO RISCHIO CARDIOVASCOLARE: MIGLIORARE L’ADERENZA E RIDURRE IL RISCHIO RESIDUO IN PAZIENTI IN PREVENZIONE SECONDARIA

La causa principale di mortalitàe morbilità, non solo in Italia ma nel mondo, èrappresentata dalle patologie cardiovascolari. Il trattamento di queste patologie prevede costi sanitari e sociali in costante aumento e, pertanto, èdi particolare importanza il coinvolgimento del Medico di Medicina Generale nella gestione di tali patologie. La gestione deve partire fin dall’identificazione e quindi dal trattamento dei vari fattori di rischio cardiovascolari, primi tra tutti, l’ipercolesterolemia e l’ipertensione arteriosa. L’ipertensione arteriosa e l’ipercolesterolemia sono fattori che contribuiscono significativamente ad accrescere il rischio cardiovascolare assoluto con rilevanti ricadute sugli esiti clinici (angina, infarto miocardico, morti improvvise).Numerosi studi clinici hanno mostrato che un adeguato trattamento farmacologico produce una riduzione della morbilità e mortalità coronarica, sia in prevenzione primaria che in prevenzione secondaria. Malgrado ciò, l’utilizzo nella pratica clinica dei farmaci è ancora insufficiente sia da un punto di vista della proporzione dei pazienti trattati che in termini di aderenza al trattamento.

Faculty

Mario Mallardo

Cosimo Fulgione

Francesco Giallauria

Durata

2



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01 febbraio 2021 30 giugno 2021
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