IL PAZIENTE FRAGILE: LA NUOVA SFIDA DELL’INFETTIVOLOGO

RAZIONALE SCIENTIFICO


Il miglioramento ottenuto negli ultimi decenni nelle condizioni igienico-sanitarie nel mondo occidentale e lo sviluppo delle conoscenze e degli strumenti diagnostici e terapeutici in molti ambiti medici, ad esempio oncologia, ematologia, rianimazione, trapiantologia etc, ha fatto in modo che la pletora di pazienti fragili sia aumentata considerevolmente. Se da un lato tali pazienti hanno oggi una prognosi migliore per la propria patologia di base, gli stessi presentano, però, una fragilità che li rende maggiormente suscettibile alle infezioni, basti pensare al paziente con patologia oncologica in trattamento chemioterapico, al paziente trapiantato, con patologia onco-ematologica, o più recentemente al paziente con patologia dermatologica, reumatologica o neuro-degenerativa in trattamento con farmaci biologici, o semplicemente al paziente anziano.
Oltre che ad una fragilità legata alla immunodepressione da patologia o da trattamento, altri pazienti “fragili” e maggiormente esposti alle infezioni sono i soggetti con fragilità sociale (homeless, immigrati, tossicodipendenti) a maggior rischio di trasmissione di infezioni a trasmissione parenterale (HBV, HCV, HIV) o respiratoria (tubercolosi)
Nel corso di tale evento si valuteranno il ruolo dell’infettivologo oggi nella gestione dei diversi setting clinici di pazienti fragili.

Durata

13 DICEMBRE



BROCHURE FILE UNICO
13 dicembre 2021 13 dicembre 2021
Blog Thumb