Orario
16.30
Il diabete di tipo 2 è per sua natura una malattia progressiva ed il progressivo deterioramento della funzione beta-cellulare impone che la terapia venga opportunamente intensificata perché i livelli di HbA1c possano essere mantenuti su valori desiderati congrui con le condizioni cliniche del paziente. L’uso della terapia insulinica al fine di intensificare il controllo metabolico nel diabete di tipo 2 rappresenta una strategia altamente efficace, ma spesso attuata con notevole ritardo nella storia naturale della malattia e con risultati non sempre soddisfacenti. Le ragioni dell’inerzia terapeutica” nell’inizio ed intensificazione della terapia insulinica, sono da ricondurre sia a fattori legati al paziente, sia a scelte del medico. La paura delle ipoglicemie rappresenta la principale barriera all’ottimizzazione della terapia insulinica. Un altro effetto della terapia insulinica che ne ostacola l’accettazione da parte della persona con diabete è rappresentato dall’aumento del peso corporeo e dalla scarsa flessibilità della terapia insulinica che possono a loro volta determinare bassi livelli di compliance. Vi è quindi un’evidente necessità di offrire ai pazienti con diabete tipo 2 altre e nuove opzioni sia per l’inizio che per l’intensificazione della terapia con insulina basale. L’avvento dei nuovi analoghi dell’insulina basale ha rappresentato un significativo passo avanti nell’ambito della terapia insulinica rispetto agli analoghi basali di prima generazione. Tra i nuovi analoghi dell’insulina basale ci sono anche le associazioni precostituite di insulina basale e agonisti recettoriali del GLP-1. Quest’ultime rientrano tra le possibili strategie di intensificazione terapeutica da implementare al fallimento della terapia insulinica basale. Da un punto di vista clinico, il cattivo controllo di questi pazienti, può essere identificato come un “failure” che non è soltanto di tipo glicemico, ma anche legato all’eventualità di andare incontro, nello scegliere di intensificare il trattamento con le classiche terapie di intensificazione ad un aumento degli effetti collaterali come aumento di peso, aumento del rischio di ipoglicemia e soprattutto aumento della complessità dello schema insulinico con conseguente scarsa aderenza alla terapia. Questo progetto ha lo scopo di riunire 1 tutor + 5 professionisti diabetologi per un confronto sulla individuazione del paziente in fallimento, analisi delle barriere che limitano l’intensificazione, opzioni di intensificazione e gestione del paziente, titolazione. Attraverso l’analisi di diversi fenotipi obiettivo della discussione sarà individuare il fenotipo ideale per ogni opzione terapeutica scelta a insindacabile giudizio del medico
R. Donvito
A. Conserva
E. Visaggi
P. Daniele
M. P. Barbaro
C. Del Monte
6
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