DIAB UNIVERSITY 2024 - 5/6 APRILE

Nei pazienti diabetici la morbilità e la mortalità cardiovascolare è elevata; in particolare il rischio di morte per cause CV aumenta di oltre 2 volte rispetto alla popolazione non diabetica.

Il rischio di infarto e di ictus aumenta sino a 4 volte. A livello mondiale il 21% delle morti per cardiopatia ischemica e il 13% delle morti per ictus è attribuibile ad elevati livelli glicemici.

Recentemente, è stato poi osservato come già un aumento modesto di emoglobina glicosilata (HbA1c) sia associato ad un incremento significativo del rischio di coronaropatia e di malattia cardiovascolare.

Nella pubblicazione «Standards of Medical Care in Diabetes – 2021» si sottolinea che è importante intervenire precocemente sul RCV presente nei pazienti con diabete impiegando trattamenti con efficacia dimostrata nella riduzione dei MACE.

In Italia, riguardo all’impatto della complicanza CV del diabete di tipo 2, l’infarto del miocardio ha la più alta prevalenza, seguito dalla rivascolarizzazione coronarica, rivascolarizzazione carotidea, ictus e rivascolarizzazione periferica. Inoltre, la prevalenza delle complicanze CV aumenta in maniera esponenziale con l’aumentare della durata
della malattia diabetica.

Risulta pertanto importante mettere in atto nel paziente diabetico delle strategie terapeutiche che, oltre ad avere effetto ipoglicemizzante, permettano la riduzione del rischio cardiovascolare.

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