Orario
8.00
In questi ultimi decenni, il Diabete mellito, malattia cronica in evoluzione, ha presentato una prevalenza e incidenza di tipo esponenziale fortemente associata a complicanze micro e macrovascolari che hanno determinato gravi ripercussioni sullo stato di salute dei pazienti stessi con notevole aumento della di infarto del miocardio, insufficienza cardiaca e malattia cerebrovascolare.
Tali complicanze, legate prevalentemente ad una non corretta gestione della malattia diabetica dovuta ad inerzia terapeutica o ad una insufficienza secondaria degli ipoglicemizzanti orali di prima generazione (metformina e sulfaniluree), ha comportato un aumento dei costi diretti e/o indiretti della malattia stessa e forte ricorso a ospedalizzazione a volte anche non appropriata.
Lo sforzo delle industrie del farmaco e dei ricercatori che ha stressato specifici filoni di ricerca quali il meccanismo dell’insulino – resistenza, la modulazione dell’asse incretinico e l’effetto glicosurico mediato dagli SGLT2, al fine di rispondere ad una forte richiesta di farmaci più efficaci per contrastare la malattia diabetica, ha messo, in questi ultimi 10 anni, a disposizione dei diabetologi nuove classi di farmaci (DPP-IV, agonisti del GLP-1; SGLT2) che hanno determinato una riduzione statisticamente significativa delle complicanze micro e macrovascolari, mediata dalla riduzione dell’emoglobina glicosilata, come evidenziato da diversi studi pubblicati in materia.
Oltre alle complicanze, nel panorama diabete, si sta affacciando un’altra problematica di grosso interesse per la salute pubblica che è l’invecchiamento dei pazienti affetti da tale patologia con malnutrizione energetica – proteica associata a sarcopenica che se non tempestivamente valutata e trattata con il ricorso alla nutrizione artificiale, è fonte di grossa disabilità e comorbidità che minaccia fortemente anche il compenso metabolico e l’aspettativa di vita.
Lo scopo di questo convegno è quello di aprire una finestra nuova nell’approccio terapeutico del paziente diabetico giovane e/o anziano al fine di ottimizzarne il compenso glicemico ricorrendo ad una terapia specifica e mirata per singolo paziente previa valutazione delle complicanze in essere e della prevenzione delle stesse. Fondamentale nella valutazione del compenso glicometabolico è il ricorso a specifici devices quali glucometri e CGM e/o in casi selezionati a microinfusori
A. M. MARINIELLO
Responsabile Scientifico
R. ABBONDA
G. ALICANDRI
P. CAPITANATA
F. DE CHIARA
L. FATTORE
G. FEOLA
L. FRANCO
I. GALLO
S. DIOMAIUTO
A. LAMPITELLA
G. LECCIA
L. MANFREDA
N. NATALE
C. SAVOIA
C. SORRENTINO
A. VETRANO
7 ore
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