XI EDIZIONE GIORNATE REUMATOLOGICHE ALTOMOLISANE

Razionale


Le patologie reumatologiche hanno sempre risentito da un punto diagnostico assistenziale di carenze organizzative e di accessibilità ai centri specialistici in quanto le manifestazioni cliniche si presentano nella maggioranza dei casi in modo insidioso e cronico all’apparenza non urgenti. Spesso l’utenza con sintomatologia muscolo scheletrica viene indirizzata a specialisti diversi dal reumatologo nonostante le maggiori società scientifiche abbiano affermato da tempo la necessità per questo tipo di patologie dell’intervento assistenziale reumatologico (es EULAR e ACR). Tale situazione è stata ulteriormente accentuata dall’attuale pandemia che ha centralizzato ulteriormente l’attenzione sulle complicanze dell’infezione covid-19 mettendo in subordine ogni necessità dei pazienti reumatologici e non solo. Va sottolineato come i malati reumatici stann vivendo un momento di grande sofferenza, non solo fisica ma anche psichica, a causa della pandemia che stiamo vivendo. I circa sei milioni di italiani che soffrono di malattie reumatologiche, se colpiti dal virus, hanno un esito relativamente più severo rispetto alla popolazione generale, specie in presenza di comorbidità e di una patologia non completamente controllata dai trattamenti. Per questo è importante che i malati seguano scrupolosamente le terapie prescritte e facciano del loro meglio per proteggersi dal nuovo coronavirus con mascherine, distanziamento sociale e lavaggio frequente delle mani e soprattutto completando i cicli vaccinali come previsti dal Ministero della salute. Esistono più di cento malattie reumatiche diverse, molto differenti fra loro per frequenza e gravità: sono caratterizzate da infiammazione a carico delle articolazioni con coinvolgimento di tutte le strutture che compongono l’apparato locomotore e spesso colpiscono anche gli organi interni. Riconoscere i sintomi e arrivare al più presto a una diagnosi è essenziale per limitare i danni e curare al meglio i malati, tanto quanto lo è durante questa emergenza sanitaria non interrompere le terapie o modificarle senza parlare con lo specialista. Dalle prime analisi risulta che se un paziente reumatologico viene colpito da Covid-19 presenta un esito relativamente più severo rispetto alla popolazione generale e ciò vale anche per la mortalità con un eccesso di rischio pari al 50% in particolare nella popolazione femminile giovane. Al momento invece non possiamo ancora stabilire se una patologia reumatologica sia in grado di favorire o meno l’infezione. Grazie all’isolamento preventivo dei pazienti, soprattutto durante la prima fase dalla pandemia, siamo riusciti a limitare i contagi. I pazienti, soprattutto quelli interessati da patologie infiammatorie croniche in fase di attività e non completamente controllate dalla terapia, devono limitare il più possibile gli spostamenti e i contatti sociali. Le innumerevoli difficoltà ed emergenze sanitarie legate alla pandemia rischiano di amplificare ulteriormente il fenomeno della mancata aderenza con gravi conseguenze. Le Giornate Reumatologiche XI edizione 2021 si prefigura pertanto come un’occasione per presentare attraverso efficaci interventi scientifici da parte di importanti esponenti della Reumatologia italiana, gli aspetti di più recente acquisizione di un’emergenza ancora attuale e di riportare comunque all’attenzione di tutti la necessità di occuparsi delle patologie croniche anche e soprattutto in fase pandemica. Saranno trattati argomenti diversi quali Artrite reumatoide Artrite psoriasica e spondiloartriti, fibromialgia, connettiviti, comorbilità nelle malattie reumatologiche, osteoporosi, medicina di precisione e novità terapeutiche.

Durata

2-3 dicembre



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02 dicembre 2021 03 dicembre 2021
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