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9.00
L’ Obesità è la pandemia del secolo: oltre 57.000 morti all’anno in Italia sono collegati all’obesità. Nel nostro paese il 10% della popolazione adulta soffre di questa patologia che è uno dei principali fattori di rischio di diabete, ipertensione e alcuni tipi di tumore.
Secondo le Linee Guida Europee va favorito un approccio pratico incentrato sul paziente. L’esperienza di malattia, soprattutto di quella cronica, richiede al medico competenze e abilità che lo guidino nella comprensione del paziente come persona che ha dei sintomi, propri modi di percepirli, di attribuire loro significato e di reagire a essi.
L’attenzione si concentra dunque sulla comunicazione per stabilire una buona alleanza terapeutica e sul colloquio motivazionale (la motivazione è essenziale per l’adesione al trattamento), e sull’educazione terapeutica del paziente: “un processo che procede a tappe, integrato nei processi terapeutici e che comprende una serie di attività organizzate che includono la sensibilizzazione, l’informazione, l’apprendimento e l’aiuto psicologico e sociale riguardo alla malattia e alla sua terapia.
Il tutto finalizzato ad aiutare il paziente e la sua famiglia ad avere una migliore comprensione della malattia, a collaborare alle cure, a prendersi cura del suo stato di salute”.
La qualità e l’efficacia dei servizi sono infatti determinati prima che dal rapporto del singolo operatore-paziente, dai rapporti multidisciplinari e multidirezionali che si sviluppano in una buona organizzazione.
Ma è altresì importante acquisire uno stesso linguaggio in tema di emozioni, sentimenti, partecipazioni e dare particolare attenzione al modo e al luogo in cui viene data l’informazione al paziente, che deve essere assolutamente personalizzata.
Il sostegno contribuisce al modo di impostare la relazione, la capacità di porre sé stessi nella mente della paziente sforzandosi di guardare le cose dal suo punto di vista e superare insieme gli ostacoli alla realizzazione di un percorso di cure migliore.
Un aspetto che richiede particolare attenzione riguarda infatti la comunicazione tra l’operatore sanitario ed il paziente che costituisce un veicolo di assoluto aiuto per quest’ultimo.
Il dialogo tra medico e paziente è chiaramente, per sua natura, un rapporto impari, tra sconosciuti, dove il professionista deve guadagnare la fiducia dell’interlocutore nel più breve tempo possibile trovando la corretta via di comunicazione perché da questa potrebbe dipendere tutto lo sviluppo delle sue azioni. Il percorso formativo da noi proposto si sviluppa attraverso la condivisione di una esperienza specifica per il medico che, attraverso un particolare ed esclusivo percorso, assorbe la conoscenza di tutti quegli aspetti che consentono al medico di affrontare, nello stesso tempo, sia le problematiche cliniche che il paziente porta, sia il carico emozionale che, implicitamente, il paziente chiede venga condiviso.
Il fine dell’incontro risiede nel tracciare una possibile strada per la gestione ottimale dei pazienti con particolare riferimento all’empowerment e alla sinergia di competenze professionali e alla condivisione delle evidenze scientifiche.
Dr. F. Greco
Dr.ssa T. Cariani
L. Pedretti
Medical Writer
7 ore
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