Orario
14.15-20.00 /14.30-18.30
Il rischio cardiovascolare rappresenta un burden sanitario che può e deve essere identificato e gestito per poter impattare efficacemente sia sulla prevenzione primaria sia su quella secondaria per ridurre rispettivamente l’instaurarsi di malattia cardiovascolare, e di recidiva e mortalità, oltre che complessivamente ridurre la spesa sanitaria, migliorare la qualità di vita e ridurre la disabilità.
Negli ultimi anni i dati della ricerca di base e clinica hanno evidenziato come i processi infiammatori rappresentino la via ultima comune di una serie di fattori di rischio e fattori causali che porta all’instaurarsi di malattie cardiovascolari, cardiometaboliche e cardiorespiratorie. È noto che molti questi fattori siano modificabili sia attraverso la modifica degli stili di vita sia grazie a interventi terapeutici innovativi. Sovrappeso e obesità, sindrome metabolica, dislipidemia trattati precocemente possono evitare la progressione a diabete, malattia renale, scompenso e insufficienza respiratoria. La presenza di altri fattori di rischio come la sedentarietà, il fumo, l’inquinamento atmosferico può ulteriormente peggiorare lo stato infiammatorio e la rapidità di progressione di malattia più grave. L'aumento dell'aspettativa di vita è un ulteriore fattore determinante nell'epidemiologia delle malattie cardiovascolari, metaboliche e respiratorie.
Il setting della riabilitazione cardiologica e pneumologica rappresenta una reale possibilità di intervento multispecialistico e multidisciplinare che può consentire la gestione ottimale del rischio cardiovascolare superando inerzia terapeutica e migliorando l’aderenza alle cure. Anche i sistemi sanitari dovrebbero promuovere una serie di azioni strategiche per favorire il miglioramento delle cure. È necessario un miglioramento della rete ospedale-territorio, anche attraverso strumenti di e- health, telemedicina e teleriabilitazione. I sistemi sanitari dovrebbero allinearsi alle linee guida e promuovere buone pratiche cliniche, superando un sistema a compartimenti stagni, per avere un impatto sui risultati in termini di sostenibilità complessiva.
Questo corso ha come obiettivo quello di definire la dimensione del rischio cardiovascolare includendo i “punti di vista” degli e delle specialisti/e delle diverse branche – cardiologia, endocrinologia, medicina interna, pneumologia – e le diverse strategie terapeutiche da attuare sinergicamente, includendo il “chi fa cosa” “come” e “quando” nelle diverse fasi della prevenzione, della cura e del follow-up.
Il corso si basa su attività di focus e di condivisione dell’evidenza clinico-scientifica, di discussione di casi clinici reali, e la progettazione di strategie di intervento.
Dr.ssa Laura Adelaide Dalla Vecchia
Responsabile Scientifico
Dr. Maurizio Bussotti
Relatore
Dr.ssa Fabiana Locatelli
Relatore
Prof. Fabio Angeli
Relatori
Dr.ssa Sabrina Della Patrona
Relatore
Dr.ssa Giuseppina Cassetti
Relatore
7 ore
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